Gerolamo (o Girolamo)

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Gerolamo (Spoleto, scheda 006)

Gerolamo (Spoleto, scheda 006)

Iconografia

L’iconografia lo presenta con una lunga barba, o nelle vesti di eremita, seminudo, mentre con una pietra si batte il petto davanti al crocifisso, o con gli abiti cardinalizi e un libro in mano; suoi attributi sono il leone, il teschio, il libro (perché tradusse in latino volgare dalle lingue originarie la Bibbia, che per questo fu detta «vulgata»).

Vita

Gerolamo nacque nei pressi di Aquileia, circa nel 341, da nobile famiglia cristiana.
Ricevette il battesimo intorno all’anno 366 e viaggiò molto per tenere contatti con i dotti del suo tempo.
Divenuto monaco, visse da eremita per cinque anni; dopo aver studiato a Costantinopoli, si recò a Roma presso papa Damaso, del quale fu segretario particolare.
In questa veste revisionò l’antica traduzione dei testi biblici greci.
Si ritirò, infine, a Betlemme, dove morì nel 420.

Protezione

È protettore di dotti, studenti, archeologi, librai, pellegrini, bibliotecari, traduttori; è invocato dai deboli di vista.
È annoverato fra i Quattro Dottori della Chiesa Romana con Agostino, Ambrogio e Gregorio Magno.

La festività cade il 30 settembre.

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