Nome comune: stramonio
Specie: Datura spp. L.
Famiglia: SOLANACEAE
Varie sono le specie e le varietà coltivate di Datura dai fiori bellissimi e dal profumo assai gradevole.
Tra queste ricordiamo la varietà Datura inermis che ha la noce priva di spine, come indicato dallo stesso nome specifico.
Le specie del genere Datura si possono riconoscere per i grandi fiori imbutiformi, lunghi circa 10 cm, bianchi o violetti (ma ne esiste una varietà a fiori gialli), per le grandi foglie di colore verde scuro, ovate o dentate, e per il frutto generalmente spinoso (ad eccezione della specie Datura inermis).
Le specie a frutto pendulo sono:
- Datura inoxia (entrambe a fiori di diametro maggiore di 10 cm
- Datura metel (entrambe a fiori di diametro maggiore di 10 cm)
Le specie a frutto eretto sono:
- Datura stramonium (con fiori di diametro inferiore a 10 cm)
- Datura ferox (con fiori di diametro inferiore a 10 cm)
Nome comune: stramonio, stramonio comune, noce spinosa
Specie: Datura stramonium L.
Famiglia: SOLANACEAE
Lo stramonio è una pianta annua, erbacea, alta anche un metro; si può anche trovare sfuggita alla coltivazione lungo le strade, nelle aree ruderali, nei campi abbandonati, specialmente se alluvionati nel periodo invernale.
- I fiori sono bianchi (raramente violetti), grandi e imbutiformi; si mostrano in tutta la loro bellezza nelle ore notturne, mentre di giorno hanno un aspetto avvizzito. Sono situati all’ascella delle ramificazioni o all’estremità dei rami; il calice è pubescente, la corolla è glabra.
- Le foglie sono grandi, ovate e dentate di colore verde intenso.
- Il frutto è una capsula spinosa che matura nel mese di ottobre e contiene numerosi semi che libera aprendosi verso l’alto, generalmente in quattro valve.
- I semi sono rugosi, reniformi, di sapore dolciastro, velenosi.
Galleria
Nome comune: stramonio spinoso, stramonio spinosissimo, noce spinosa
Specie: Datura ferox L.
Famiglia: SOLANACEAE
Si tratta di una pianta annua alta tra i 50 e i 150 cm, con fusto prostrato o ascendente; caratteristico è il colore rossastro alla base mentre la parte superiore è verde puntinata di biancho.
- I fiori sono solitari posti all’ascella della biforcazione dei rami o all’estremità degli stessi. Il calice imbutiforme è tra i più piccoli del genere: 5 -6 cm; si presenta di colore bianco opaco.
- Le foglie sono alterne, di forma ovato romboidale con margine fortemente spinulato; sono rette da un lungo picciolo.
- Il frutto è un capsula che si apre in quattro valve. Come indica il nome comune è ‘protetta’ da forti aculei, di cui i più grossi e lunghi sono quelli superiori; i semi sono reniformi.
Nome comune: noce metella, tromba del diavolo
Specie: Datura metel L.
Famiglia: SOLANACEAE
La noce metella è una pianta erbacea perenne originaria, probabilmente, dell’India, ma si è naturalizzata anche nel bacino del Mediterraneo, dove è sfuggita alle colture. il fusto raggiunge i 2 m di altezza.
Si trova, in genere in Italia meridionale, prevalentemente in Calabria, Sicilia, Sardegna e in qualche isola minore.
Il nome specifico deriva dall’arabo e si riferisce agli effetti allucinogeni della pianta.
La noce metella è stata utilizzata in passato per scopi medicinali.
- I fiori sono semplici profumati, a forma di tromba, con corolla a 10 lobi di colore bianco a volte sfumato viola, o in alcune varietà a fiore doppio di colore viola o porpora scuro, con l’interno candido.
- Le grandi foglie sono di colore grigio-verde.
- Le radici sono carnose.
Probabilmente originaria della Cina, la noce metella è tra le specie del genere DATURA una delle più velenose e pericolose!
Tossicità
Lo stramonio contiene vari principi tossici, in particolare alcaloidi, tra cui iosciamina, scopolamina, atropina.
Potenzialmente avrebbe interessanti poteri curativi, tuttavia la sua tossicità l’ha fatta escludere da molti repertori di piante medicinali.
Tutta la pianta è tossica, i semi in particolare per l’alta concentrazione di potenti alcaloidi tropanici.
I sintomi dell’avvelenamento da stramonio sono simili a quelli da belladonna e ancora una volta i bambini sono i più sensibili ed esposti al rischio d’intossicazione.
Curiosità
Secondo alcuni, si tratta di una specie originaria del Messico, probabilmente introdotta in Europa dagli spagnoli, nella seconda metà del XVI secolo.
Secondo altri, deriva dalle regioni asiatiche, probabilmente da quelle caspiche, e fu diffusa dagli zingari per le sue proprietà allucinogene e medicamentose.
Attualmente è presente praticamente in tutto il mondo.
È il simbolo dell’inganno e della depravazione.
È stata anche definita la pianta dei ladri. Si racconta infatti che i briganti usassero mettere semi di stramonio in liquori dal sapore gradevole.
Gli sfortunati che bevevano questa mistura si trovavano privi di volontà e disposti a raccontare verità che non sarebbero state, altrimenti, mai raccontate.
Nelle credenze popolari è la pianta che permette di riconoscere streghe e stregoni.
Per provare, basta porre sul davanzale di una finestra un vaso con un ramo di stramonio che abbia contemporaneamente un fiore e un frutto.
Quando passerà una strega, questa sarà inevitabilmente attirata dall’odore sgradevole della pianta e costretta a guardare a lungo verso la stessa, ritenendo che in quella casa possa abitare un’altra creatura del demonio.
La noce spinosa dello stramonio è stata, in passato, uno degli elementi ludici usuali per i bambini delle nostre campagne.
Questi l’hanno utilizzata come proiettile in mille battaglie tra “bande rivali”, per la capacità di rimanere attaccata agli abiti grazie alle spine, rivelandosi, per questa caratteristica, sicuro testimone del centro effettuato e del “nemico abbattuto”.
Le foglie essiccate dello stramonio erano usate come tabacco per sigarette, ritenute dagli effetti particolarmente benefici per gli asmatici.
Galleria
Datura
Datura | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Solanales |
Famiglia | Solanaceae |
Genere | Datura L., 1753 |
Nomi comuni | |
Trombe degli angeli | |
Specie | |
vedi testo |
Datura L., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Solanaceae, originario dell'Asia e dell'America. Il nome deriva dalla parola sanscrita dhatūrā 'mela spinosa'.
Le specie del genere Datura vengono coltivate come piante ornamentali nei giardini delle zone a clima mite, per macchie isolate e per aiuole, le specie arbustive; per fasce fiorite le specie annuali; con clima invernale rigido si preferisce la coltivazione in vaso; alcune specie velenose vengono utilizzate come piante medicinali.
Pianta dalla tipica fioritura notturna.
Specie di Datura
Comprende specie erbacee annuali, perenni, arbustive, e più raramente arboree, piante caratteristiche dei climi temperati. Hanno una fioritura ricca con corolle grandi tubolari colorate di bianco candido, crema o violetto dal profumo intenso e persistente, altezza da 1 a 3 m.
Tra le specie più note ricordiamo:
- La D. stramonium L. originaria dell'Asia, erbacea annuale, diffusa come infestante in Europa, ha fusti alti fino a 1,8 m, con le foglie dal margine profondamente dentato, i fiori grandi di colore bianco candido a forma di trombetta, lunghi meno di 10 cm, nota volgarmente come mela delle spine o noce velenosa per lo strano frutto ricoperto di aculei, con semi ricchi di atropina, tutta la pianta è estremamente velenosa per il contenuto in alcaloidi (, atropina, scopolamina etc.), viene anche utilizzata come pianta medicinale
- La erbacea annuale alta fino a 1 m, ha fusto eretto e ramificato che porta grandi foglie ovali dentate, fiori tubolosi, grandi (10–15 cm), ascellari, di colore bianco-crema, profumati
- La D. arborea originaria dell'America meridionale, pianta perenne a fusto parzialmente legnoso, con grosse ramificazioni alta oltre i 2 m, porta foglie, persistenti nei climi caldi, molto grandi di colore verde pallido e largamente dentate, all'estremità dei rami all'ascella delle foglie, porta fiori grandi di colore bianco-crema, penduli, tubulosi a 5 lobi, molto profumati, doppi in alcune varietà, fioritura in agosto, non sopporta il gelo, la più utilizzata come pianta ornamentale
- La D. wrightii originaria degli Stati Uniti meridionali, erbacea perenne poco rustica, con radici carnose, con foglie ampie dal margine irregolare, fiori semplici, profumati, imbutiformi, di colore bianco, il frutto è spinoso, curvato verso il suolo, con numerosi semi
- La sempre di origine americana, erbacea perenne ma coltivata come annuale, dai fiori bianchi e viola
- La Jacq., erbacea annuale, originaria dell'America centro-meridionale, con steli cavi macchiettati di colore porpora, biforcati alla base, alti oltre 90 cm, portanti foglie ovato-lanceolate, con il margine dentato o divise, glabre sulla pagina superiore, tomentose e bianche sulla pagina inferiore, i fiori profumati, hanno la corolla imbutiforme lunga più di 15 cm, colorata di bianco, con macchie e sfumature rosso-violaceo, fioritura estiva
- La da molti considerata una varietà della specie precedente, da cui si distingue per il fusto internamente pieno e non fibroso e per i fiori di colore porporino o violaceo.
- La D. metel L. originaria della Cina, detta anche La tromba del Diavolo a causa della sua foggia e della sua alta tossicità, erbacea perenne dalle radici carnose, il fusto raggiunge i 2 m, con grandi foglie di colore grigio-verde, i fiori semplici profumati, a forma di tromba, con corolla a 10 lobi di colore bianco a volte sfumato viola, o in alcune varietà a fiore doppio di colore viola o porpora scuro, con l'interno candido


Altre specie:
Proprietà

Tutte le specie (in particolare D. stramonium, D. metel e D. inoxia) contengono in percentuali variabili gli alcaloidi allucinogeni scopolamina e atropina[1]. Sono state utilizzate fin dall'antichità per rituali religiosi e sciamanici, benché ne fosse nota l'alta pericolosità[2]. Infatti la dose attiva di questi alcaloidi è molto vicina alla dose tossica[3], il che rende molto pericolose esperienze con questo genere di pianta[4]. Siti di arte rupestre sono stati collegati al consumo del pericoloso allucinogeno.[5]
Coltivazione
Prediligono esposizione riparata dal freddo e soleggiata, terreno leggero, fertile, fresco e sabbioso. Le specie perenni, più sensibili alle gelate, devono essere ricoverate in serra fredda o in locale asciutto, prevedendo quindi la coltura in vaso o togliendo dal terreno le piante prima dell'arrivo del gelo, come per i Pelargonium, e ripiantate in Primavera dopo un'energica potatura[6].
La moltiplicazione avviene con la semina primaverile, per le specie annuali o per le perenni coltivate come annuali, per la fioritura estiva; per le specie perenni come la D. arborea si ricorre alla moltiplicazione per talea legnosa, in settembre, utilizzando i rami dell'anno.
Avversità
Temono il gelo e il ristagno idrico.
Note
- ^ stramonio, Datura stramonium-Erboristeria Dulcamara-tavola botanica stramonio
- ^ Stramonio, su psiconautica.in. URL consultato il 18 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Abuso di Datura Stramonium
- ^ Torino, insalata tossica: era Tromba del Diavolo, ha effetti allucinogeni | Blitz quotidiano
- ^ Megan Gannon, Sostanze allucinogene e arte rupestre: la prima prova risale a 400 anni fa, su nationalgeographic.it, 8 dicembre 2020.
- ^ Mariano Cheli, Datura: Consigli, Coltivazione e Cura dell'Erba del Diavolo, su L'eden di Fiori e Piante, 10 agosto 2019. URL consultato il 12 agosto 2019.
Voci correlate
Altri progetti
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