Nome comune: mordigallina, centocchio dei campi, anagallide dei campi
Specie: Anagallis arvensis L. [Lysimachia arvensis (L.) U. Manns & Anderb.]
Famiglia: PRIMULACEAE
La mordigallina è una piantina, prostrata, con fusti riccamente fogliosi, che fiorisce da aprile a ottobre. È comunissima nei campi e ai margini dei boschi e delle strade ruderali.
- I fiori sono rappresentati da piccole corolle rosso-aranciate, raramente blu.
- I semi sono contenuti in capsule deiescenti.
- le foglioline sono piccole, ovali, di colore verde chiaro.
- La radice è fusiforme.
Tossicità
La parte aerea contiene varie sostanze tossiche tra cui saponine, tannino, flavonoidi.
Le parti più pericolose sono senza dubbio i semi.
Gli uccelli, compresi i volatili da cortile, che eventualmente se ne cibino, possono rimanere intossicati.
In caso di ingestione, questa piantina può rivelarsi tossica anche per l’uomo.
Curiosità
Secondo una tradizione popolare, il nome mordigallina deriva dagli effetti tossici della pianta sulle galline.
Galleria
Link da Actaplantarum: Anagallis arvensis [Lysimachia arvensis]
Anagallis arvensis
Mordigallina | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Dilleniidae |
Ordine | |
Famiglia | Primulaceae |
Genere | Anagallis |
Specie | A. arvensis |
Nomenclatura binomiale | |
Anagallis arvensis L., 1753 | |
Nomi comuni | |
Mordigallina |
La mordigallina (Anagallis arvensis, Linnaeus 1753 o Lysimachia arvensis[1]) è una pianta europea della famiglia delle Primulaceae, molto simile al centocchio, con cui è spesso confusa.[2][3]
Etimologia
Anagallis deriverebbe dal greco ἀναγελάω (anaghelào): ridere, ridere a crepapelle e alluderebbe al fatto che i suoi fiori si aprono quando esposti direttamente ai raggi del sole, come se gli sorridessero.[4]
In Abruzzo, dove è particolarmente diffusa, viene chiamata centurelle, da cui derivano diversi toponimi; tra questi la chiesa di Santa Maria dei Cintorelli nell'altopiano di Navelli e il monte Scindarella sul Gran Sasso d'Italia.
Descrizione
Pianta comune, annua, alta 5-15 cm; fusto ascendente foglie ovate opposte; calice con sepali acuminati; corolla rossa (raramente azzurra) larga 6-8 mm con lobi rotondi.
Habitat
Fiorisce da aprile a settembre nei terreni incolti fino a 1200 m.
Curiosità
Le parti aeree della pianta risultano particolarmente tossiche per gli animali di piccola taglia e per gli uccelli, come le galline (da cui potrebbe derivare il nome comune). Può essere tossica per l'uomo in caso di ingestione.[4][5][6]
Il fiore è quello che compare nel ciclo di romanzi "La Primula Rossa".
Note
- ^ Scheda IPFI, Acta Plantarum Lysimachia_arvensis, su actaplantarum.org. URL consultato il 20 aprile 2022.
- ^ Paola Marucci, Centocchio, la stellina dei prati, su Foglie di Alchemilla, 30 gennaio 2015. URL consultato il 7 gennaio 2021.
- ^ ▷Centocchio in cucina, come riconoscerlo ed utilizzarlo Le mie RICETTE con e senza, su Le mie RICETTE con e senza, 20 marzo 2018. URL consultato il 7 gennaio 2021.
- ^ a b Mordigallina - Anagallis arvensis, su Casa e Giardino, 24 febbraio 2021. URL consultato il 20 aprile 2022.
- ^ L'erba Mordigallina, graziosa ma pericolosa, su VIRIDEA. URL consultato il 20 aprile 2022.
- ^ Redazione TreviAmbiente, Mordigallina, centocchio dei campi, anagallide dei campi, su treviambiente.it. URL consultato il 20 aprile 2022.
Bibliografia
- Giovanni Galetti, Abruzzo in fiore, Edizioni Menabò - Cooperativa Majambiente - 2008
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