Nome comune: edera, ellera, abbracciabosco
Specie: Hedera helix L.
Famiglia: ARALIACEAE
Si tratta di una specie arbustiva, lianosa sempreverde, che possiamo trovare facilmente allo stato naturale, ad esempio nei fossi, e nei luoghi freschi ed ombrosi, così come nella faggeta, ma che viene anche usualmente coltivata per spalliere, rivestimenti verdi e mascheramenti vari. Può raggiungere i 20 m di lunghezza.
- I fiori sono riuniti in infiorescenze costituite da 2÷3 piccole ombrelle nude con 8÷20 fiori di colore verdastro. Fioriscono in autunno e sono particolarmente ricchi di nettare. Ogni fiore è costituito da 5 petali lanceolati ripiegati verso il picciolo. 5 sono anche gli stami, alternati ai petali; si presentano con antere gialle e 1 pistillo.
- Le foglie sono coriacee e persistenti a margine liscio; di colore verde intenso, presentano nervature biancastre sulla pagina superiore. Le foglie dei rami giovani hanno forma palmato-lobata; quelle dei rami più vecchi, alti e fioriferi, sono ovato-romboidali. In generale sono picciolate.
- I fusti giovani sono erbacei; invecchiando, diventano semilegnosi e presentano radici avventizie. Per questo la corteccia inizialmente è liscia, poi rugosa e infine fessurata e di colore grigiastro.
- I frutti compaiono in primavera; si presentano come bacche di forma ovoidale che diventano da verdi a rossastre, a nero-bluastre a maturazione. Contengono 2, 3 noccioli con semi oblunghi, rugosi e rossicci. I frutti sono velenosi per l’uomo, ma appetiti, ad esempio, da varie specie di uccelli.
Note
Oltre alla sottospecie nominale sopra descritta, nel nostro territorio è segnalata anche la sottospecie Hedera helix subsp. poëtarum (Bertol.) Nyman: si distingue dall’edera più comune per i frutti che a maturità presentano bacche di colore giallo-brunastro; si tratta di specie archeofita, cioè di una specie la cui dispersione è dovuta all’uomo, in tempi remoti (per convenzione prima del 1500).
Nome comune: edera dell’Algeria, edera algerina
Specie: Hedera algeriensis Hibberd
Famiglia: ARALIACEAE
Specie esotica.
Tossicità
Diverse parti di questa pianta risultano tossiche, ma in particolare i frutti sono velenosi contenendo vari glucosidi tra cui l’ederina.
Curiosità
Nel linguaggio dei fiori, l’edera è il simbolo della fedeltà, ricordando la tenacia con la quale i rami di questa specie si avvinghiano ai muri o alle piante su cui si arrampica.
Nell’antica Grecia, per questo motivo, i giovani sposi ricevevano in dono ghirlande di foglie d’edera con le quali venivano incoronati durante la cerimonia nuziale.
Giovanni Pascoli così canta l’edera:
Ora che il Verno spoglia le foreste
e le tue foglie per le vie disperde;
o vecchio ornello te ricopre e veste
l’edera verde.
Secondo un’altra tradizione, l’edera è il simbolo della passione sfrenata: con questa pianta, infatti, le Menadi (seguaci del dio Dioniso) si cingevano il capo durante le orge dionisiache.
L’edera è un vegetale particolarmente longevo, potendo vivere anche centinaia di anni.
Quando si abbarbica ad una pianta può comprometterne la sopravvivenza, potendo in pratica soffocarla con l’abbraccio tenace dei suoi rami.
Un detto francese ci ricorda che dove si attacca, muore: Je meurs où je m’attache.
Ricordando che si tratta di una specie tossica, e sconsigliando pertanto un qualsiasi uso interno della stessa, ricordiamo un’antica ricetta per un pediluvio rinfrescante che potrà dare sollievo alle nostre estremità stanche: alcune manciate di foglie fresche tritate in una bacinella di acqua calda.
In questa immergeremo i piedi al termine di una faticosa giornata lavorativa, o al ritorno da una lunga passeggiata sui monti nostrani.
Galleria
Link da Actaplantarum: Hedera helix
Hedera helix
Edera comune | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Apiales |
Famiglia | Araliaceae |
Genere | Hedera |
Specie | H. helix |
Nomenclatura binomiale | |
Hedera helix L., 1753 | |
Sottospecie | |
|
L'edera comune (Hedera helix L., 1753) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Araliaceae.
Descrizione
Nei rami non fioriferi ha foglie caratteristiche a 3 o 5 lobi di colore verde chiaro e scuro, ideale per ricoprire muri o tronchi di alberi. Nei rami fioriferi le foglie invece sono ovato romboidali. I fiori sono formati da cinque petali di colore verde riuniti in ombrelle sferiche. Caratteristica dell'edera è la prima fioritura a circa 10 anni di età. I frutti sono costituiti da bacche globose di colore nero a maturazione lungamente peduncolati e riuniti in formazioni sferiche. Gli uccelli se ne cibano abbondantemente nei periodi invernali mentre per l'uomo contengono una saponina che irrita le pareti gastriche. Cresce vigorosa e rigogliosa, sempreverde, una rampicante molto rustica e resistente al freddo.
La fioritura avviene a settembre e le bacche maturano a novembre, rimangono sulla pianta tutto l'inverno.
Distribuzione e habitat
Si trova a ridosso di ruderi, su alberi ma anche nei sottoboschi ombrosi. Può crescere sia strisciante che abbarbicata. Riesce a raggiungere anche altezze considerevoli (20 - 25 metri).
Usi
L'edera è una pianta mellifera, il cui fiore è bottinato intensamente dalle api. Si può ottenere un miele, ma anche se comune l'edera non è abbondante e la produzione di monoflora si ha solo in piccole aree. Molto importante perché è l'ultima pianta a fornire quantità cospicue di nettare e polline prima dell'inverno, fiorendo a settembre-ottobre. Una peculiarità di questo miele che ne rende difficile l'estrazione è dovuto alla cristallizzazione rapida, spesso già nei favi dentro l'arnia, rendendo inutile la normale centrifugazione. Indi per cui spesso si lascia come ultimo rifornimento per le scorte invernali dell'alveare. Inoltre, per il periodo autunnale, il miele tende ad avere troppa umidità.
L'edera comune è molto apprezzata in cosmetica[1] per le sue proprietà tonificanti e drenanti, è utile contro cellulite, ritenzione idrica e gonfiori, ma anche per la cura dei capelli e piccole irritazioni o scottature.[2] Fra i prodotti cosmetici più apprezzati ricavati da questa pianta vi è l'.
L'edera può essere problematica. Essendo una pianta rampicante a crescita rapida, è in grado di causare danni a murature e grondaie; può nascondere guasti strutturali potenzialmente gravi, oltre a ospitare parassiti indesiderati. Una pianificazione, un posizionamento accurati sono essenziali.
Significato politico
Una foglia di edera è il simbolo politico del Partito Repubblicano Italiano.
Note
- ^ (EN) (PDF) Anticellulite efficacy of Trichilia catigua and Ptychopetalum olacoides Bentham extracts: Eficácia anticelulite de extratos de Trichilia catigua e Ptychopetalum olacoides Bentham, su ResearchGate. URL consultato il 21 agosto 2019.
- ^ Flowertales.it - Edera comune (Hedera helix) scheda botanica, su flowertales.it. URL consultato il 23 gennaio 2014.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Hedera helix, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh89005041 · GND (DE) 4151061-6 · J9U (EN, HE) 987007532146205171 |
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