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COMUNE
Castel Ritaldi (PG) 
FRAZIONE/LOCALITÀ
Castel S. Giovanni, Via G. Garibaldi n.43. Dati catastali: F.8 P.272 
DENOMINAZIONE
 
STORIA DEL LUOGO
La vecchia casa, su cui sono collocate le tre ceramiche, è a m. 60 da un'edicola ben più antica (vedi S. Gregorio Magno). Si trova in vocabolo S. Angelo, la cui denominazione deriva dalla chiesa che avendo alle sue dipendenze 47 famiglie era la più importante del luogo fino al 1400, anno in cui fu costruito il castello, la cui chiesa, preesistente alla fortificazione, intitolata a S. Giovanni de Botonta, assurgerà a ruolo dominante 
DESCRIZIONE
Le tre ceramiche si trovano sulla parete di un edificio rurale isolato 
DATAZIONE
1845 
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto 
USO ATTUALE
 
DIMENSIONI
 
ICONOGRAFIA
- Nella parete a sud-ovest, in alto in prossimità della gronda, una ceramica rettangolare con il lato superiore stondato ad arco raffigura la Madonna che regge il Bambino sulle ginocchia; due angeli in posizione frontale e sopra la colomba dello Spirito Santo concludono la raffigurazione ; il bassorilievo è adornato da una cornice (cm.7) ad ovoli contornati in posizione radiale
- Sulla stessa parete sud-ovest, spostato più in basso, a sinistra sopra l'arco di un ingresso, un tondo in ceramica rappresenta la Natività: la Madonna e S. Giuseppe si volgono sul Bambino in primo piano; la capanna ha copertura a coppi regolari e, a fianco di una porta ad arco, il bue e l'asino sporgono tra due colonne di richiamo classico; tre angeli in alto reggono il cartiglio “Gloria in excelsis Deo”; completano l'animata rappresentazione due pastori inginocchiati e un terzo che, in riposo con un agnello sulle ginocchia, sorveglia il gregge; sul color miele della rappresentazione sono tracciati in blu i contorni, l'erba del prato, il manto della madre
- Su un'altra parete, a sud-est, un piatto quadrato in ceramica non è meno suggestivo: la Madonna maternamente reclinata sul Bambino che le si rivolge vezzosamente e a sinistra S. Giovannino genuflesso con la croce; sul fondo bianco i contorni sono tracciati in verde, mentre la Madonna biancovestita è ampiamente coperta da un manto blu intenso; gli angeli, anch'essi blu, sono fregiati da una rosetta bianca 
DATAZIONE
1845 
AUTORE/ATTRIBUZIONE
 
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Tre ceramiche; stato di conservazione: cattivo la prima, con perdita della superficie a smalto; ottimo la seconda; buono la terza, che è però attraversata da una sottile linea di frattura che ha interessato la parete su cui è collocata 
DIMENSIONI
Prima ceramica cm. 59x43. Seconda ceramica cm. 26 (diametro). Terza ceramica cm. 14x14 
OSSERVAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Le tre ceramiche a smalto sono un prodotto commerciale che risponde a gradevole finitura e accurata esecuzione; così il devoto proprietario intese decorare e porre sotto la celeste protezione la propria abitazione. Il Silvestri risulta iscritto alla “Compagnia di S. Giuseppe” e sono attestati piccoli appezzamenti di terreno di sua proprietà in d. Filippo Benedetti Valentini, "Inventario dei beni stabili… della chiesa di S. Giovanni nel castello di S. Giovanni", 1873, presso l'archivio parrocchiale 
ISCRIZIONI
A. D. MDCCCXLV. DIE. XVIII. SEPTEMBRIS. RESIDENTE. GREGORIO. PAPA. PONTEFICE. O. M. XVI. GREGORIUS. S. (Silvestri) FECIT (mattone murato in una parete interna) 
RILEVATORE
Alfiero D'Agata 
DATA DI RILEVAZIONE
15/9/2005 
immagine
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