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Relazione introduttiva di Paolo Montani e Antonio di Bitonto

L'ambiente naturale di questo territorio è segnato nella direzione Nord Sud dalla stretta valle del piccolo fiume Naia e dall'antica via Flaminia che, almeno fino al ponte Fonnaia, ne segue il corso, dai monti Martani ad Est e dall'articolato sistema collinare calcareo-argilloso ad Ovest.
L'alta percentuale di zone montane, circa la metà dell'intero Comune, e la giacitura di esso nel suo complesso ne hanno influenzato negativamente, soprattutto nel passato, l'economia che è stata piuttosto povera con una densità di popolazione modesta.
Il rigido microclima dominante, con inverni prolungati e brinate tardive, ha determinato un'agricoltura estensiva basata sulla cerealicoltura nelle aree collinari e di valle e sulle attività silvo-pastorali in quelle montane.
Questi fattori hanno portato ad uno sviluppo lento basato su una produzione agricola di sostentamento e su attività artigianali ad essa complementari.
Il territorio aveva come sistema viario principale la via Flaminia romana e i suoi diverticoli che lo collegavano, e tuttora lo collegano a Terni, Spoleto, Amelia e Todi.
Inoltre la rete stradale che univa il capoluogo Acquasparta alle sue frazioni era integrata da un sistema di strade vicinali che raggiungevano gli insediamenti rurali sparsi.
I tracciati viari, pressochè naturali e pertanto rispettosi dei caratteri morfologici del terreno, erano segnati da caratteristiche siepi, alberature a querce, muretti a secco e da non frequenti e povere testimonianze religiose costituite da edicole o da nicchie con immagini.
Nel territorio ora descritto, rimasto troppo spesso ai margini degli avvenimenti storici succedutisi nell'Umbria meridionale, fatti salvi il Trecento dei Bentivenga e il Seicento dei Cesi, questi piccoli manufatti stavano a significare la spiritualità diffusa tra la nostra popolazione che desiderava una vita nelle strade e sui campi protetta dalla sacralità delle immagini e dei simboli devozionali.
Tali manufatti possono essere distinti in due tipi:
· edicole propriamente dette, perché piccole costruzioni isolate in muratura realizzate lungo le strade di comunicazione o in corrispondenza dei crocevia come a Macerino località Castagneto;
· nicchie con immagini sacre ricavate nelle murature dei fabbricati prospicienti le strade pubbliche come ad Acquasparta, Corso Umberto 13.
Alcuni di questi reperti censiti ad Acquasparta e nella sua campagna sono a ricordo di particolari avvenimenti che hanno distinto la vita e le vicende della comunità.
Altri, più legati alla trama viaria, scandivano con la loro presenza l'andare delle genti insidiato dai pericoli reali delle strade del tempo e reso meno tranquillo dalle molte paure conseguenti ad una religiosità semplice e ingenua invocante la benedizione della Provvidenza e dei Santi (vedi edicola di via San Francesco ad Acquasparta).
Infine, altri ancora erano connessi alle processioni delle Rogazioni che si svolgevano lungo le strade della campagna e con le quali si chiedeva la protezione sulle persone e sui raccolti quasi continuando i riti delle antiche celebrazioni pagane (vedi edicola a Casteldelmonte).
La ridotta consistenza numerica dei reperti acquaspartani e la loro stessa modestia stanno ad indicare, oltre alla marginalità del contesto, già enunciata, una realtà di contraddizione in cui insieme a "opere" pubbliche o private di notevole importanza, realizzate nel territorio nel corso dei secoli, è esistito ed esiste un atteggiamento ben diverso nei riguardi delle piccole "opere" e della loro conservazione.


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cerchio Acquasparta, Corso Umberto n.20
cerchio Acquasparta, Piazza del Ghetto
cerchio Acquasparta, Via Cesarini
cerchio Acquasparta, Via Marconi n.32
cerchio Acquasparta, Via Matteotti n.30
cerchio Acquasparta, Via S.Francesco n.22
cerchio Acquasparta, Vico Cieco n.1, presso Via Galilei n.33
cerchio Casigliano, castello
cerchio Casigliano, castello
cerchio Casigliano, castello
cerchio Castel del Monte
cerchio Castel del Monte, bivio della Strada Statale 418
cerchio Castel del Monte, cortile interno dell'antico castello
cerchio Configni
cerchio Località Colle, bivio della strada detta "del Colle" con la strada vicinale "della Casella"
cerchio Località Furapane (T. Naia - Stabilimento Terme Furapane)
cerchio Macerino, località Castagneto
cerchio Macerino, Via della Chiesa
cerchio Macerino, Via della Chiesa n.5
cerchio Molino di Santa Cecilia
cerchio Portaria, bivio per località Contra
cerchio Portaria, chiesa dedicata a San Filippo e San Giacomo
cerchio Portaria, strada Acquasparta - Portaria
cerchio Portaria, Via di Santa Caterina n.1
cerchio Portaria, Via Oberdan n.5, all'inizio di Via Salita della Torre
cerchio Portaria, Via Salita della Torre n.22
cerchio Portaria, Via Salita della Torre n.23, chiesa parrocchiale
cerchio Portaria, Via Umberto I
cerchio San Nicolò
cerchio Scoppio, bivio della Strada Statale 418 per Scoppio (Laghetto di Firenzuola)
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